Proprio come un nido di aquile incastonato nella roccia a 3.450 metri di altitudine, il Rifugio de l’Aigle, costruito nel 1911 sulle pendici del monte La Meije (3.983 m) nel parco Nazionale degli Ecrins sulle Alpi francesi, si confronta con eventi atmosferici estremi, sbalzi di temperatura impressionanti e venti che posso superare i 200 km/h. Dalla sua incredibile collocazione si può godere un panorama spettacolare sul Monte Bianco.
Il progetto di riqualificazione della struttura, segnata da una storia centenaria di intemperie e costante utilizzo che hanno provocato un naturale ed inevitabile degrado, è stato concepito come una funzionale sintesi fra la conservazione dell’edificio originale e una risposta efficiente alle esigenze di oggi. L’idea progettuale iniziale era infatti di demolire l’edificio e ricostruirlo completamente, ma tale progetto ha incontrato moltissime opposizioni. Così lo studio Atelier 17 C ha deciso di modificare radicalmente il progetto andando a integrare il nuovo edificio nel vecchio, ampliandone gli spazi e garantendo la massima sicurezza e comfort abitativo.
Un intervento di recupero che sintetizza il fascino della storia e il pragmatismo moderno
L’architetto Jacques Félix-Faure, studiando le ingegnose soluzioni del fabbricato storico e integrando le tecniche costruttive originali con il moderno design di interni dei sottomarini per ottimizzare al massimo le superfici e i volumi, ha portato da 18 a 30 posti letto la capacità di accoglienza del rifugio sfruttando a pieno i 65 mq disponibili, donando anche un ambiente abitativo più confortevole e spazioso per il custode del rifugio. In questo modo è stato possibile preservare l’ “anima” del rifugio, recuperando per quanto possibile le strutture interne in legno e preservando la forma dell’insieme e le atmosfere dell’interno negli arredi e nei dettagli. Le parti troppo danneggiate e quelle aggiunte successivamente al 1911 sono state eliminate, mentre le parti nuove sono state integrate perfettamente alla struttura originaria e il complesso interamente avvolto in un “guscio” di alluminio in grado di rispondere agli attuali standard di resistenza al vento e al fuoco.
“Questo rifugio era come un museo vivente” racconta l’architetto Jacques Félix-Faure “perciò abbiamo cercato di preservare e riutilizzare quanto più possibile il legno e le antiche travi presenti. Abbiamo scelto di realizzare l’ampliamento del rifugio incamiciando la struttura in legno con la struttura nuova.
Per il rivestimento di facciata e copertura dell’involucro esterno abbiamo utilizzato il sistema FX.12 PREFA in alluminio. Questi sono gli unici materiali in grado di resistere alle estreme variazioni di temperatura tra la notte e il giorno, senza conseguenze. PREFA aveva già esperienza in questa tipologia di costruzione, e ciò ci ha facilitati molto. L’utilizzo del sistema FX.12 non solo ha vantaggi estetici ma anche funzionali: i pannelli vengono ulteriormente rinforzati, il che significa una maggiore resistenza a parità di spessore. Inoltre, il processo di produzione dei pannelli assicura l’unicità di ogni pezzo di FX.12; lo stampo non si ripete, e quindi anche su grandi superfici si ottiene sempre un effetto irregolare e unico. Nessun’altra azienda è stata in grado di competere con PREFA.”
Il sistema di rivestimento FX.12 di PREFA per tetto e facciata ha offerto ai progettisti peculiarità e caratteristiche uniche per affidabilità, garanzia di prestazioni e risultato estetico: esso infatti non solo protegge la sottostruttura in legno da vento e intemperie, ma al tempo stesso accoglie alpinisti e scalatori con il suo design accattivante. L’architetto Jacques Félix-Faure rende anche grande merito e dimostrazione di stima anche a tutti i carpentieri e lattonieri “che hanno svolto un lavoro eccezionale nonostante le difficoltà meteorologiche”.
Competenza professionale e semplicità: le chiavi del successo
“A certe altitudini tutto diventa difficile” prosegue l’Arch. Félix-Faure – “Questo è stato il terzo rifugio che ho progettato, ma sicuramente il più difficile. In queste condizioni possono lavorare solo persone esperte di montagna, che sanno lavorare in modo preciso e coordinato con i colleghi, esattamente come una coreografia. Non si può sprecare tempo e in ogni istante bisogna prestare attenzione alla sicurezza. Un progetto è sempre un lavoro di gruppo. Ovviamente l’architetto progetta e coordina, ma la collaborazione all’interno del team è fondamentale. E la differenza, in questi casi, la fanno le persone”.
Infine vogliamo porre l’accento sul design semplice ed essenziale, scelto dall’Arch. Félix-Faure proprio in segno di rispetto per la grandiosità della natura che in questi luoghi vive la sua esaltazione, permettendo ai visitatori di ammirarla in tutta la sua meraviglia senza distrazioni. Infine grande attenzione è stata dedicata all’accoglienza e al comfort degli ambienti, dato che i visitatori, una volta raggiunte tali altitudini si devono confrontare con condizioni meteo estreme e condividere gli spazi ristretti con altre persone. Per questo uno degli obiettivi principali e irrinunciabili è stato quello di realizzare un ambiente il più accogliente possibile, oltre a garantire la massima sicurezza in ogni condizione, conformemente alle norme vigenti.
FX.12 di PREFA: una seconda pelle per il rifugio che vive con la montagna
FX.12 di PREFA è un rivestimento in alluminio che racchiude su di sé numerosi vantaggi: offre infatti una eccellente garanzia di longevità, una funzionale versatilità visto che può essere utilizzato sia in parete che in copertura, l’estrema leggerezza del materiale che non grava in modo significativo sulle strutture portanti e lo rende facilmente trasportabile. FX.12 si distingue inoltre per la particolarità estetica della superficie. Essa infatti è caratterizzata da numerose e irregolari sfaccettature le cui ombreggiature cambiano nell’arco della giornata a seconda dell’inclinazione del sole, creando un effetto estetico dinamico e sempre diverso. In ogni stagione, ma anche in ogni momento della giornata, FX.12 offre le sue sfaccettature ai raggi solari che su di esse danzano e giocano, creando ombreggiature e effetti di chiaroscuro come sulle rocce da cui la tonalità P.10 Grigio Pietra mutua il colore.
Il rivestimento PREFA FX.12 è realizzato al 100% in alluminio, prodotto completamente naturale ed ecologico, ed offre garanzie di durata quarantennale sul materiale e sulla verniciatura, graziel’elevatissima resistenza agli agenti atmosferici anche estremi, alla corrosione e al gelo senza necessità di manutenzione.