L’edificio che ospita il Centro di formazione per professioni sanitarie AZW, risalente agli anni '70 e ubicato all'incrocio di due arterie stradali molto frequentate di Innsbruck vicino al fiume Inn, si distingueva ormai nel contesto urbano per la sua estetica desolata.
L’intervento di recupero del complesso gravato da oltre 40 anni di utilizzo intenso, si era reso indispensabile per la mancanza di spazi, le carenze tecniche e la struttura obsoleta. Oggi, il Centro di formazione AZW, risanato ed ampliato, grazie ad un intraprendente progetto degli architetti Fügenschuh e Hrdlovics, trasmette a studenti, insegnanti e ricercatori una nuova energia e vitalità con spazi luminosi, accoglienti e funzionali.
I locali occupati dalla struttura formativa hanno beneficiato del trasferimento da una posizione sacrificata e poco presente, dislocata nell’angolo sud-ovest del primo piano del vecchio edificio, alla collocazione nei nuovi spazi che da un lato offrono una eccellente visibilità e dall’altra permettono di godere di una organizzazione interna strutturata e funzionale delle attività didattiche e di servizio.
I progettisti hanno progettato l’ampliamento della struttura originale giocando con la stratificazione dei volumi e assorbendo la struttura esistente come un nucleo, cuore pulsante che irradia la sua energia verso l’esterno. In questo modo sono stati creati nuovi spazi che godono di una ottima illuminazione naturale e della opportuna ventilazione. La rinnovata organizzazione degli ambienti e l’esposizione ottimale semplifica notevolmente l'orientamento all'interno dell'edificio.
Le aree comuni dislocate sui tre piani della nuova struttura – caffetteria, biblioteca, terrazza panoramica, sono collegate da una nuova scala e gli ambienti prima tetri e cupi sono alleggeriti da altezze variabili e trasparenze.
“L’ammodernamento e l’ampliamento di questo edificio è stato come un intervento chirurgico a cuore aperto”, spiega l’architetto Julia Fügenschuh dello studio Fügenschuh Hrdlovics Architekten parlando della sfida di trasformare un edificio dalla sostanza strutturale obsoleta in un moderno centro di formazione per professioni sanitarie, e questo senza interrompere il ciclo di insegnamento e con costi molto contenuti.
Il tessuto edilizio esistente ha posto una vera e propria sfida, vinta con competenza e soddisfazione dai progettisti, che sono riusciti a trasformare ambienti caratterizzati da un’atmosfera cupa, opprimente e angusta, per creare nuovi spazi dominati dalla luce, trasparenze e soprattutto una struttura costruttiva chiara e logica.
È importante non trasformare completamente l'edificio, ma riconoscere le sue qualità e lavorare per adattarlo alle esigenze di oggi. L'effetto è di solito più accattivante di quella di una nuova costruzione” spiega l’Arch. Fügenschuh.