“Sono cresciuta in questo luogo“, racconta Brigitte Wullschleger, l’architetto delle stazioni a valle e a monte della funivia del Rigi a Goldau in Svizzera. Un legame profondo che ha reso questo progetto davvero speciale per l’architetto svizzero. “La ristrutturazione della funivia Rigi-Schiedegg prevedeva la realizzazione di due stazioni dalle forme originali ma perfettamente integrate nell’ambiente circostante. Dovevano essere originali e al contempo adattarsi all’ambiente montano”, spiega l’architetto. Per Wullschleger, la domanda chiave era: “Qual è la copertura più adatta in questo luogo?” Insieme al suo team, l’architetto ha elaborato un progetto dalle caratteristiche particolari: una combinazione di legno, alluminio e cemento.
“Le Scaglie 44 di grande formato di PREFA sono state la scelta perfetta. Sono come una seconda pelle. E la struttura a scaglie amplifica questo effetto anche dal punto di vista estetico”, sottolinea Wullschleger. Il fatto di poter realizzare il tetto e la facciata con lo stesso materiale, e di riuscire a creare con facilità passaggi precisi tra il legno e le scaglie PREFA è stato un grande vantaggio. “L’effetto è molto naturale”, commenta Wullschleger. “Avere delle buone idee è una cosa. Convincere le persone della validità del proprio progetto è un altro paio di maniche. Ma è anche la parte più interessante del lavoro”, spiega l’architetto, che esercita la sua professione con entusiasmo da vent’anni e con questo progetto ha avuto la possibilità di “ridare nuova vita ad un pezzo di casa”.