Il progetto sviluppato dall’Arch. Devis Rampazzo dello studio adr di Lido di Jesolo sucommissione della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, ha preso le mosse da una approfonditaanalisi del territorio, del paesaggio, dell’architettura e della tradizione locale per confluire in unaarmoniosa sintesi di funzionalità ed estetica, contestualizzata e permeata di significati spirituali,che tiene conto del carattere della città e delle esigenze della parrocchia.

Profonda spiritualità ed efficace funzionalità legano le scelte architettoniche eartistiche della nuova chiesa estiva di Jesolo.

“La progettazione di un luogo di culto” – dichiara l’arch. Rampazzo – “è un processo unico, fattodi sensazioni, intuizioni, studio e sensibilità, che richiede un approccio diverso, impermeato sullaconsapevolezza dell’importanza che l’opera deve trasmettere alla comunità.”Ispirato dalla magnificenza e maestosità della tradizione veneziana riletta in chiave moderna econ un’attenzione prioritaria al tema del mare così vicino e vitale per la città, l’architetto ha datouna sua interpretazione narrativa e simbolica al messaggio evangelico legando le formearchitettoniche della chiesa alla metafora della navigazione e alla tensione verso la salvezza.

“Nella fase di studio ed elaborazione del progetto della nuova chiesa“ spiega l’arch. Rampazzo“abbiamo tratto ispirazione dalla forte connotazione turistica della città legata al mare, dal nuovoporto turistico, dal rapporto con Venezia e la sua tradizione, dai luoghi mariani e dalla Basilicaveneziana di Santa Maria della Salute con la statua della ”Madonna Capitana da Mar” chetroneggia sulla sommità della cupola“.Il progetto si è appropriato infatti del forte parallelismo tra città antica e città moderna, trainnovazione e tradizione, dando vita ad un edificio a forma di nave ormeggiata nelle sabbie dellitorale pronta a salpare, spinta dalle vele dell’albero maestro – la croce – e guidata dalla figuradi Maria “Capitana da mar” – scultura in bronzo dell’artista Annalù Boeretto posta a 24 m dialtezza, sulla sommità della torre campanaria che rappresenta la prua della nave. Il popolo diDio, accolto e protetto all’interno della chiglia della nave è legato alla terra, alla sabbia, ma con losguardo rivolto verso il mare aperto e verso il cielo, pronto a salpare verso la terra promessa.

La lettura simbolica ed evocativa delle forme e degli elementiI richiami simbolici sono tanti e ricchi di spunti:

la forma del tetto richiama le onde del mare, lagrande Croce - opera di Gianmaria Potenza - è “l’Albero maestro” della nave, sostenuto dalle alidegli angeli che fa muovere la nave dei fedeli verso la salvezza eterna. La chiesa con pianta aventaglio è fondata su 8 pilastri e 4 testate d’angolo che simboleggiano i dodici apostoli.

La fisionomia moderna raccoglie dentro di sé moltissime connotazioni tradizionali ed elementiclassici dell’architettura sacra: il sagrato antistante alla chiesa accoglie i fedeli, il grande porticoassolve la funzione di nartece, tipica delle basiliche dei primi 6-7 secoli del Cristianesimo. Nellafacciata e all’interno della chiesa è evidente la tripartizione delle navate, mentre il campanile conla sua forma curva e inclinata richiama le guglie delle chiese gotiche, così come le vetrateartistiche si rifanno alla stessa tradizione, mentre gli arredi si ispirano al periodo romanico.Le vetrate artistiche poste sul fronte della chiesa – opera dell’Arch. Simona Favrin – accolgono ifedeli con il tema della creazione. Esse assolvono a molteplici funzioni: oltre a quella decorativae narrativa, sono pensate come frangi sole e fanno da filtro tra l’interno e l’esterno; inoltre,quando vengono aperte, permettono di raddoppiare la capacità della chiesa che puòraggiungere i 400 posti a sedere.

Strutture e superfici sospese fra terra e cielo: i rivestimenti PREFA accarezzano lelinee tracciate dai progettisti, accompagnando armoniosamente la visionespirituale dell’edificio

L’edificio è una struttura complessa composta da diversi materiali. La struttura portante ècostituita da calcestruzzo, con delle travi reticolari metalliche che definiscono le linee curve dellanavata centrale e del campanile, mentre la struttura della copertura, con la sua forma ondulata aricordare le onde del mare, è stata realizzata in legno.

Per i rivestimenti esterni sia delle pareti che del tetto si poneva una sfida complessa, data siadalle forme sinuose e non convenzionali, sia dalla necessaria resistenza alle intemperie,all’aggressione della salsedine e alle sollecitazione dei venti, ricercando dunque materialiesteticamente adeguati all’opera che garantissero elevate prestazioni di resistenza, tenuta eimpermeabilità, facilità di posa e sagomatura, una durata garantita nel tempo e unamanutenzione minima.Quindi ecco che in questa occasione è iniziata la collaborazione dei progettisti con l’aziendaPREFA, leader europeo nel settore dei rivestimenti in alluminio, insieme alla quale è statoelaborato e definito il progetto del rivestimento esterno.

“Ispirandoci alle assi di legno delle carene delle navi e delle Galee Veneziane, abbiamo pensatodi utilizzare un rivestimento in alluminio aggraffato Falzonal di colore bianco (normreinweiss) perla parte della navata centrale e del campanile, mentre per gli oltre 1000 mq di copertura,caratterizzata da sinuose curve, abbiamo utilizzato sempre l’alluminio aggraffato Prefalz dicolore patina grigio.Credo che il risultato finale appaghi inpieno le aspettative. Vi è stato unottimo connubio tra idea progettuale erealizzazione.

Il pacchetto scelto per lepareti verticali garantisce una perfettatenuta all’acqua e un effetto esteticodi grande pregio che richiamal’aspetto delle doghe di legno con cuivenivano fatte le carenature delle navi,mentre per il rivestimento dellacopertura le lastre in alluminioaggraffato hanno permesso di seguirel’andamento sinuoso delle curve quasia ricordare le crespature delle onde delmare” conclude l’architetto.Un grande merito va riconosciuto anche alla ditta installatrice Lattoneria M5 diCamposampiero (PD) che ha svolto il lavoro di installazione con professionalità e esperienza.Arch. Devis RampazzoLa particolare forma della chiesa, poi, ha visto coinvolte numerose maestranze e figureprofessionali che hanno collaborato fruttuosamente per la miglior riuscita del progetto.